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10 COSE CHE NON SAPEVO DELL’OLANDA

07/09/2017

Note semiserie maturate nei miei 10 giorni di vacanza in Olanda.

 

Di Selene Baiano

 

  1. Mulini e tulipani… ma non solo!

Sono partita convinta che l’Olanda mi avrebbe accolto con infinite distese di mulini e tulipani… Peccato non aver considerato che il periodo di fioritura è tra marzo e maggio e che gli unici tulipani che avrei visto sarebbero stati quelli in legno che ho portato come souvenir al mio frigo…!!! In compenso però ho scoperto che l’Olanda è molto più di fiori e pale rotanti e che anzi, racchiude al suo interno un po’ di tutto! In 10 giorni non ho mai abbandonato la nazione eppure allo stesso tempo mi è sembrato di venire catapultata da una parte all’altra del globo: dal deserto della Tunisia ai grattacieli di Dubai, dalla brughiera di Cime Tempestose ai “mille laghi” della Finlandia, con una tappa nel bosco di Cappuccetto Rosso e una puntatina sulle spiagge californiane di Baywatch… Che viaggio!

 

  1. Occhio a quelle bici!!!

Se le strade sono pericolose in Olanda le piste ciclabili lo sono molto di più! Basta un attimo e sei circondato da sciami di bici sfreccianti (non credevo potessero esisterne così tante e così diverse, giuro!), scampanellate furiose e motorini che fanno la rasetta (sì perché anche loro possono circolare sulle piste ciclabili, e senza casco!). Quindi, mi raccomando, prima di attraversare la strada guardate sia a desta che a sinistra e ricordate: le auto si fermano, le bici no. MAI!

 

  1. Agli olandesi il cash “fa schifo”.

Contanti? No grazie! Bancomat, carta di credito, prepagata, usate quello che volete, ma il cash, per favore, no! Anche se dovete pagare solo un pacchetto di gomme da masticare i negozianti preferiranno sempre le carte (e anzi, in alcuni locali i contanti non li accettano proprio!).

 

  1. Bambini prima di tutto…

In Olanda ci sono bambini ovunque. Per strada, nelle fontane, arrampicati ai lampioni, nei marsupi sul petto delle mamme in bicicletta… ovunque! Le “kinder zone” sono dappertutto e ogni 2 settimane una folta équipe di operai del comune va nelle scuole e nei parchi a rinnovare le aree gioco, inventare nuove costruzioni, spostare altalene, costruire sabbiere e piste per le macchinine… Ci sono 2 m² liberi tra una casa e l’altra? Ci piazzano uno scivolo! C’è un angolino vuoto in un qualsiasi edificio? Tappetone e giochi di legno! Che dire, sembra davvero una nazione a misura di bambino!

 

  1. …e che lusso anche per gli animali!

Sarà colpa delle finestre “acchiappa sole” tipiche olandesi ma in dieci giorni ho visto più gatti di quanti ne abbia mai incontrati in 30 anni: sonnecchianti, goduti e spaparanzarti sui davanzali, sembravano non chiedere o desiderare altro dalla vita. Per non parlare dei cani! Tanti e ovunque, sempre a passeggio o lasciati liberi di correre in aree giganti a loro riservate in tutte (davvero, tutte!!) le zone verdi e spiagge olandesi. Sacchetti per raccogliere i bisognini a disposizione gratuitamente all’ingresso di ogni parco o giardino; tantissime mini fattorie comunali disseminate ovunque; menù “for dogs” nei ristoranti; ambulanze veterinarie sempre operative e sfreccianti per le città… Il mio cane ha già fatto la valigia per trasferirsi!

 

  1. Trasporti, ospedali e musei… posso viverci??

Puliti, funzionanti, puntuali, comodi. Che sia il vagone di un treno, una stanza di ospedale o la sala di un museo, la sensazione che ti pervade quando ti ci trovi all’interno è di confort, ordine e bellezza. I prezzi sono un po’ più alti rispetto a quanto siamo abituati in Italia, è vero, ma tutto quello che spendi ti è restituito, con gli interessi, nell’ottima qualità dei servizi. Chapeau! 

 

  1. Se soffri di vertigini son problemi!

In Olanda le case sono un po’ tutte strette e storte. Ovviamente ci sono validissime ragioni ambientali e architettoniche per cui è così, ma vi risparmio con piacere quella che sarebbe la mia misera spiegazione in merito per concentrarmi su ciò che più mi ha impressionato in assoluto: le scale interne delle abitazioni! Ripide e strettissime, anche solo lo spostarsi da un piano all’altro della stessa casa può diventare un’impresa adrenalinica! In 10 giorni sono passata dalla sensazione di “è peggio di scalare l’Everest” a “come è possibile che porto il 38 eppure riesco a poggiare solo la punta su ogni gradino e inciampo pure???”. Forse con il tempo ci si abitua (o forse sono solo io quella particolarmente instabile) fatto sta che per muoversi agevolmente nelle case olandesi bisognerebbe trasformarsi tutti in stambecchi.

 

  1. Wc, bagno e bidet… che fatica!

Non voglio fare la solita italiana all’estero e quindi eviterò di lamentarmi dell’assenza del bidet nelle vite degli olandesi (anche se…). Non farò neanche cenno a questa consolidata abitudine estera che vede il wc relegato in un claustrofobico stanzino a sé e tutto il resto in una più ampia sala da bagno a parte. Mi faccio andare bene tutto. Se però mi mettono il wc al piano di sotto e il lavandino di sopra, che io per lavarmi le mani dopo essere andata al gabinetto devo affrontare quelle scale infernali, lo capite che vado in crisi?!?! (Sì, la “questione scale” ha avuto un drammatico impatto sulla mia stabilità psico-fisica, credo ormai sia chiaro…).

 

  1.    Acqua ovunque tranne che sulle tavole.

Acqua nei canali, nel mare, sotto terra, che cade dal cielo, in Olanda c’è acqua ovunque… ma non la si beve! Via libera a latte, bibite, succhi, centrifugati, spremute, birre, sciroppi, drink, tutto ciò che di più godurioso e calorico ci sia, ma acqua no! (Tra l’altro quella in bottiglia costa uno sproposito e quando la ordini il commesso ti guarda con la stessa drammatica apprensione di mia nonna quando mi vede bere il tè: “O’ cielo che tieni? Male alla pancia???”).

 

  1. Gli olandesi sanno cogliere l’attimo. 

Sarà che il tempo in Olanda cambia con la stessa velocità con cui le vallette a Sanremo si cambiano d’abito, fatto sta che gli olandesi sono dei campioni del “carpe diem”! C’è un leggero diradarsi delle nuvole? Sfoggiano il loro sempiterno look “a cipolla” e in un attimo sono in maglietta e sdraiati lungo i canali. Spunta uno squarcio di luce? Birretta all’aperto con i colleghi. Spiraglio di sole? Barbecue last minute al parco. Organizzati, leggeri, capaci di godersi gli attimi belli della vita e apprezzare quel che hanno a portata di mano… voglio imparare da loro!

Bilancio finale? Sicuramente da ritornarci!

(anche se quelle scale…)

 

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