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I 5 MOMENTI CHE HANNO FATTO LA STORIA DEL GIRO D’ITALIA

22/04/2024

Il Giro d’Italia 2024 è ormai alle porte! Il 4 maggio da Venaria Reale a Torino partirà la storica Corsa Rosa che quest’anno spegne ben 107 candeline.

Fin dal suo esordio, nel maggio 1909, gli avvenimenti della Corsa Rosa si sono intrecciati alla storia italiana, hanno coinvolto e appassionato grandi e piccini tanto che ogni anno si aspetta con ansia l’annuncio delle tappe per poter scendere in strada a veder sfilare il gruppo.

In attesa dell’edizione di quest’anno, abbiamo raccolto 5 tra i momenti più indimenticabili del Giro d’Italia, che hanno fatto la storia del ciclismo agonistico ma non solo.

  • Gino Bartali conquista le Dolomiti. Era il 1937, la prima volta che all’interno del Giro era stato inserito un percorso sui temibili passi dolomitici, nella tappa Vittorio Veneto – Merano. Gino Bartali, grazie alle sue potenti accelerate, riesce a distaccare il resto del gruppo fin dal primo tornante del Cimon Della Pala e sul passo del Costalunga. Taglia il traguardo a Merano in otto ore, con ben 5 minuti di vantaggio rispetto a Enrico Mollo.
  •  Fausto Coppi contro Bartali. Nell’edizione del 1949, l’Italia ancora provata dalla guerra, segue col fiato sospeso il duello Coppi/Bartali. Durante la 17a tappa, Cuneo-Pinerolo, Fausto Coppi riesce definitivamente a prevalere sul rivale, così come su tutti gli altri partecipanti, in un’ascesa solitaria di 192 km. Supera il Colle della Maddalena, Vars, Izoard, Monginevro e Sestriere, arrivando a Cuneo con 11 minuti di vantaggio rispetto allo storico avversario.
  • La rimonta del Pirata sull’Oropa. il 30 maggio 1999, una data storica per il ciclismo moderno, al Pirata Marco Pantani, già conosciuto fino a quel momento come uno dei più forti ciclisti scalatori, salta la catena ai piedi della salita per il Santuario Oropa. Pantani è già Maglia Rosa, e i suoi avversari approfittano dell’inconveniente per distanziarlo il più possibile. Dopo l’intervento dei gregari, il Pirata torna in sella e compie ben cinquanta sorpassi in un tempo da record, aggiudicandosi la vittoria. Pantani inizialmente non si rende conto dell’impresa, pensando di non essere riuscito a superare tutto il gruppo, ed esulta solo quando viene abbracciato dai compagni.
  •  Nibali e le tre cime. Nel 2013 assistiamo ad un altro duello storico, quello tra Vincenzo Nibali e Bradley Wiggins, i due favoriti per la vittoria. Quest’ultimo si ritira a Pescara, a causa del maltempo. Nibali si aggiudica la Maglia Rosa in tutte le tappe successive ma, sulle Tre Cime di Lavaredo, decide di dimostrare la sua supremazia. Nonostante una tormenta di neve improvvisa, decide di lanciarsi al massimo della velocità sulla salita e riesce a conquistare la vittoria 4 minuti prima rispetto al resto del gruppo. Rimarranno nella storia il pugno roteato verso l’alto all’arrivo e il bacio alla fede.
  •  Froome ribalta la classifica. Il 2018 è un’edizione storica sotto diversi aspetti, si tratta del primo Giro d’Italia ad avere una tappa extraeuropea (Gerusalemme), e il suo vincitore, Chris Froome, entra ufficialmente tra i grandi del ciclismo diventando il terzo corridore di sempre a vincere Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta di Spagna di fila. Questa edizione ha un inizio deludente per Froome, visibilmente sottotono, tanto che sembra certa la vittoria dell’avversario Simon Yates. Finché, nel corso della Venaria Reale-Bardonecchia, avviene un ribaltamento delle classifiche davvero incredibile. Froome scatta sul Colle delle Finestre, a 80 km dal traguardo, distaccandosi dalla concorrenza e da Yates che si ritira sulle prime rampe della Cima Coppi dell’edizione, segnando l’inizio di una rimonta insperata che lo porterà sul podio.

 

Torniamo quindi ai giorni nostri, sperando che l’edizione 2024 ci doni le stesse emozioni e colpi di scena del passato, e augurando buona fortuna a tutti i partecipanti!

 

Fonti:

www.giroditalia.it

www.gqitalia.it

www.sport.sky.it

www.ultimouomo.com

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