PANORAMICA ZEGNA
La Panoramica Zegna si trova in provincia di Biella ed è da sempre molto battuta dai ciclisti. La strada era stata progettata negli anni 1930 da Ermenegildo Zegna come un testamento spirituale: nella visione illuminata dell’imprenditore doveva essere l’anello di congiunzione tra il mondo alpino e quello laniero.
Ritagliata tra betulle, conifere e faggete, alpeggi e rifugi di pastori, a 1000-1500 metri, all’altezza dei valichi tra Monte Rubello, Cima della Ragna, Monte Moncerchio e il Monticchio, la Panoramica fu costruita all’insegna del sacro e del profano: dalle montagne di Trivero, a Levante, doveva puntare a Ponente, verso il cuore storico, geografico e spirituale della zona, quel Santuario di Oropa proclamato, con i Sacri Monti di Piemonte e Lombardia, sito di protezione Unesco. Lo stesso santuario dove il 20 maggio si è chiusa la 14° tappa del Giro d’Italia 2017 e che, nel Giro del 1999, fu scenario della leggendaria scalata del campione Marco Pantani.
IL PASSO GIAU
ll passo Giau è un valico alpino delle Dolomiti posto a 2236 m. in provincia di Belluno che mette in comunicazione i comuni di Colle Santa Lucia e Selva di Cadore con Cortina d’Ampezzo. Il Passo di Giau è uno dei passi leggendari del Giro d’Italia, soprattutto dal versante di Colle Santa Lucia e Selva di Cadore, per la sua durezza (misura 10,1 km con una pendenza media del 9,1%) e la sua costanza, mentre il versante ampezzano è più breve (8,6 km) e leggermente più facile (8,3% di pendenza media) anche se rimane molto impegnativo in quanto la pendenza media è falsata da alcuni facili tratti iniziali, mentre nella parte centrale e finale è molto dura e costante. Si tratta di una salita spettacolare e panoramica, da cui si scorgono numerose vette (Marmolada, Tofane, Cristallo, Sorapiss, Croda da Lago, Lastoni di Formin, Cadini di Misurina).
IL PASSO DELLO STELVIO
Il Passo dello Stelvio ha un’altitudine 2.758 m s.l.m. e collega – solo durante la stagione estiva – Lombardia, Svizzera e Alto Adige, attraverso la strada carrozzabile più alta d’Europa. L’apertura passo Stelvio è in genere per la seconda metà di maggio, mentre la chiusura è per i primi giorni di novembre.
La strada per il passo Stelvio è immersa in un parco naturale, in una zona intrisa di storia. La storia della Prima Guerra Mondiale, con le trincee e i molti resti militari, che testimoniano un periodo triste e duro della storia e – in secondo luogo – quella della bicicletta, con le imprese epiche durante le tappe del Giro d’Italia.
La salita del passo dello Stelvio, classificabile come una salita alpina lunga, dal grande dislivello e dalla grande quota altimetrica raggiunta, con pendenze di media difficoltà, è una salita affascinante e impegnativa da tutti e tre i versanti (italiani e svizzero). Il più difficile è però quello italiano-altoatesino che, a partire da Prato allo Stelvio (915 m s.l.m.), sale per quasi 26 km con pendenze via via crescenti (circa l’11% nell’ultimo chilometro).